Passeggiata a Gaza Arte e spirito 2024 - Il linguaggio del fuoco - Palazzo Passi - Villongo
a cura di Ciro Indellicati, poesie di Giambattista Pelucchi, musiche di Beppe Belotti e Giannantonio Fornasari
7 ottobre 2023 Hamas attacca Israele.
Giambattista Pelucchi
E ora che diremo?
Chi potrà dire parola?
E Chi pregare?
Empio
folle terrore si è abbattuto
su innocenti imperversa il male.
Vogliono il Santo colle
come fosse un bottino di pirati
annientando un intero popolo.
Quale destino per quella terra,
con due nomi chiamata come soltanto propria,
da troppo tempo contesa immemori
da ciascuno dei due popoli,
di tre fedi culla e legati da un unico padre.
Ma i suoi figli hanno dimenticato
la sua giustizia e nemmeno riconoscono
il suo amore.
E il canto delle madri si alza e non cessa
la litania di un dolore indicibile,
unico grido irrompe all’orecchio del Signore di Giustizia, nel suo silenzio assordante
ucciso
dal male inumano.
Giambattista Pelucchi
Il pianto degli insepolti
Giambattista Pelucchi
Piango lacrime dimenticate
nei giorni vissuti di sogni
la speranza dei giovani anni colmi d’ardore.
Piango il dolore prigioniero nel cuore,
chiuso da muri d’indifferenza
colmi di vanità esibite in chiacchere vacue.
Piango il silenzio cupo dei popoli vinti,
generazioni di madri sfatte e mute
nei corpi di figli offesi da padri in guerra
al vento dissolti nella polvere informi.
Nemmeno pietà è resa
a chi muore innocente
di una terra per sepolcro.
Perduta umanità superba
di chi si crede eterno
sorda al perdono.
Risuona terribile la domanda:
“Dov’è tuo fratello?
Cosa ne hai fatto?”
Villongo
Giugno 2024 di tristezza intriso Camminando per strade
Di un paese che quasi più non conosco
Dove l’abitudine al quotidiano stillicidio di propaganda bellica
annulla coscienze e sterilizza preghiere lontane.
Giambattista Pelucchi